• Year of manufacture 
    1961
  • Motorcycle type 
    Street
  • Mileage 
    1 km / 1 mi
  • Condition 
    Restored
  • Colour  
    Other
  • Location
    Italy

Description

La Rumi nasce a Bergamo all’inizio del XX secolo come fonderia e tale rimase fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale quando la produzione fu riconvertita alla realizzazione di eliche marine, periscopi, torpedini e armamenti vari, da cui si spiega il marchio storico della Rumi: un’elica marina, un’ancora e un periscopio.
La produzione motociclistica delle Rumi inizia nel 1949, con la preparazione di un prototipo del modello Turismo, con motore bicilindrico di 125 cm³ da 6 CV, che venne presentato alla Fiera Campionaria di Milano del 1950, la cui produzione durò fino al 1956
Dall’anno successivo iniziò la produzione del modello Sport, di uguale cilindrata, ma con caratteristiche più sportive rispetto al precedente e che rappresentò il modello di maggior successo della Rumi, fino al 1958.
Le moto Rumi si sono sempre distinte per la loro originalità, sia per il design che per la tecnica costruttiva, al punto da venire definite “le moto dell'artista” con riferimento alle doti artistiche di Donnino Rumi, che oltre a fondare la Rumi, fu, successivamente, anche scultore e pittore, dedicando all’arte il resto della sua vita, una volta ritiratosi dall'attività industriale.
Nel 1951 la Rumi volle cimentarsi anche nel settore degli scooter, all'epoca dominato dai due colossi Vespa e Lambretta, presentando al mercato lo Scoiattolo, un mezzo di assoluta originalità, seguito nel 1954 dal Formichino che adottava lo stesso propulsore delle precedenti.
La Rumi conquistò in breve tempo, anche una buona reputazione nelle competizioni, sia su strada che fuoristrada, e fece tesoro dell'esperienza accumulata per presentare al pubblico dei modelli spiccatamente di indole corsaiola come il Rumi Junior del 1955.
Molto noti anche i Go-kart realizzati dalla Casa, poiché, tra l'altro, si trattava di uno dei primi produttori di Karts in Italia. Prevalentemente motorizzati con il collaudato motore 125, erano realizzati con un telaio tubolare dalle forme piuttosto eleganti.
L'azienda bergamasca, che era riuscita a raggiungere anche i 1.500 occupati, nel 1960 rimase coinvolta in un dissesto finanziario dal quale non riuscì più a risollevarsi e terminò così la sua produzione.
Palmares di tutto rispetto quello della Rumi, che riportò anche importanti vittorie in vari Campionati di velocità e di durata.
Nel 1954 la Super Sport Competizione “Gobbetto”, vinse il Campionato Italiano Velocità.

La nostra Rumi Fabbri 250
- Moto restaurata
- Telaio a doppia culla aperta
- Ciclistica in buone condizioni
- Serbatoio con spoilerino per migliorare il flusso dell’aria
- Motore efficiente
- Preparazione Giuseppe Fabbri, noto ingegnere di Ravenna che fu l’unico a modificare il motore Rumi, ricavando dal bicilindrico, un motore a 4 cilindri da 250 cc.

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